lunedì 11 gennaio 2010

Come creare un sito internet...

Realizzare siti internet, magari dotati di caratteristiche tecniche all’avanguardia, non è più un’arte per pochi adepti com’era agli albori dell’epoca dell’HTML, ma richiede comunque una competenza e una professionalità informatica tipica di un’azienda di software, difficilmente disponibile per un utente finale di media capacità. Chi crea i contenuti delle pagine web, il content manager, che spesso rappresenta la proprietà o la funzione marketing in una piccola o media impresa, si trova perciò a dover sopportare la mediazione degli informatici di professione (interni o esterni) e con essa i costi e soprattutto la scarsa reattività, che vincola seriamente il tempo di messa in produzione di qualunque novità sul proprio sito aziendale. Per questa ragione è di grande interesse per gli utenti anche italiani una nuova tecnologia messa a disposizione gratuitamente da Google con il nome di GoogleSites. Semplice da usare, tradotta anche in lingua italiana, intuitiva e veloce permette di realizzare nell’arco di pochi minuti siti internet dall’aspetto professionale. Per poterla provare basta aver aperto un account Google, gratuito, spesso già posseduto per l’uso della posta elettronica gmail o per il programma di pubblicità su Google AdWords. Accedendo a Sites è raccomandabile fare dapprima un breve tour dell’applicazione e soprattutto vedere i siti di esempio, per farsi un’idea concreta su cosa si può sviluppare con questa tecnologia. Se è vero che la libertà di disegno di contenuti è totale, è anche vero che essa è limitata però ai formati e ai tipi di contenuti pensati dai progettisti: non è utile cercare di forzare la mano per cercare di inserire qualcosa di diverso, perché questi tentativi si risolverebbero in una grande e frustrante perdita di tempo. Un punto di forza importante infatti è il numero limitato delle opzioni tra cui scegliere: a differenza dell’infinita complessità di configurazione di Microsoft, qui le scelte sono davvero poche ed utili, così non è un problema orientarsi e trovarle. Si parte creando il nome del proprio sito (univoco nel mondo, per cui i nomi banali non sono più disponibili): sarà questo il nome visualizzato nell’url, a meno che non si possegga un proprio dominio, e non lo si ridiriga su Sites. In quest’ultimo caso i visitatori non vedranno nella barra dell’url il nome GoogleSites, bensì normalmente il proprio nome. Tutto ciò che viene creato è memorizzato in rete sui dischi di Google: questo è il pregio e al tempo stesso il limite della tecnologia. Lo spazio messo a disposizione è generoso, ma non immenso: è possibile estenderlo con aggiunte a pagamento, oppure creare un secondo, terzo, etc. spazio gratuito con nome diverso. 

mercoledì 6 gennaio 2010

E' Tempo di Esami.......!!!!!!!!!!!!!!!!

Ci siamo ragazzi.....come tutti gli anni ora è perido di esami....
Per i ragazzi del primo anno quaste sono le prime esperienze....le prime delusioni magari per un voto troppo basso o per un esame non passato e le prime gioie...
Ma per noi ragazzi ormai del secondo e del terzo anno gennaio è un mese di intenso studio per riuscire a ottenere buoni risultati........
E quindi ragazzi un in bocca al lupo a tutti...!!!!!!!.....................

martedì 5 gennaio 2010

La laurea un investimento incerto


La decisione di iscriversi a un corso di laurea è una delle scelte più importanti della vita.
Se pensiamo ai motivi economici della scelta (ma non sono forse i più importanti per molti di noi) dobbiamo calcolarne i costi e i benefici, ovvero dobbiamo trattare la laurea come un investimento.
Quando valutiamo un investimento, che sia l’acquisto di una casa o di qualcos'altro, valutiamo il rendimento e il rischio. Quando parliamo di decisione di iscriversi all’università tendiamo a dimenticarci che anche quest’investimento ha un suo rischio - il risultato è incerto - e che la nostra avversione al rischio può essere una delle ragioni per cui non tutti si iscrivono all’università.
In particolare, a mio avviso, esistono due rischi.
Il primo è abbandonare gli studi prima della laurea. In Italia il tasso di abbandono è infatti abbastanza alto. Questo si traduce in una perdita netta in termini di investimento monetario e chi affronta la decisione di iscriversi o meno, ne dovrebbe tenere conto. Il rischio di abbandono è difficile da valutare perché dipende dalla capacità dello studente e il suo impegno nello studio. Uno studente che inizia l’università incerto delle sue capacità e della sua voglia di studiare, sicuramente corre il rischio di abbandonare prima della laurea e di perdere così il suo investimento.
Il secondo rischio è che un laureato può trovarsi di fronte a guadagni molto più variabili rispetto a un non-laureato. Il fatto di possedere una laurea dovrebbe ridurre l’incertezza dei redditi perché riduce l’eventualità di essere disoccupato (anche se in Italia nei ultimi anni sembra che accada il contrario); ma potrebbe aumentarla perché i laureati trovano lavoro in settori e occupazioni dove i redditi sono più alti.
Secondo la mia opinione, un giovane diciottene, prima di buttarsi nel mondo del lavoro, dovrebbe riflettere di piu se affrontare l'università o meno...ma credo che c'è tutta la vita per lavorare...quindi perche non vivere l' esperienza del mondo universitario?!

....le vacanze tanto attese



Dopo la tanto attesa....finalmente hanno inizio le sospirate vacanze di Natale, il più ampio periodo di pausa dalle aule scolastiche e universitarie riconosciuto dal sistema italiano.
Tutti coloro i quali sono stati, saranno e sono ancora studenti, già nel mese di settembre, non fanno altro che pensare al congedo natalizio che li separerà per una quindicina di giorni dallo studio.
C’é da dire che è ormai noto come il mese di dicembre, per ogni allievo, è assai impegnativo... è tempo di preparazione per i futuri esami di Gennaio e Febbraio, nonchè vi è anche la chiusura del trimestre delle scuole superiori.
Dopo tanto affaticamento, “per chi si impegna seriamente”, spetta quindi un periodo di meritato riposo per reperire le energie e la concentrazione indispensabili per proseguire al meglio nei mesi futuri.
Ma il nemico delle festività è dietro l’angolo... infatti mi ritrovo a creare un nuovo posto il 5 Gennaio, data molto vicina agli esami...
....ma niente paura.... è semplice.... parola chiave: organizzazione, e soprattutto non ridursi gli ultimi due giorni la preparazione di un esame cui richiede all'incirca un mese di studio approfondito.
Infatti, anche un’ingente quantità di argomenti, diventa facilmente gestibile e ben fatta, se svolta giorno dopo giorno.
E’ certo che ai ragazzi non deve essere contestato qualche giorno di astensione totale dallo studio...
D’altronde, se vale la regola per cui gli studenti compiono un lavoro andando all'università e i lavoratori hanno diritto alle ferie, anche gli allievi devono periodicamente riposare.